Pedalando nella Foresta Nera

Foresta Nera in bici

Terza classificata al Concorso Girolibero Racconti di Viaggio 2017 è Paola Sisti con il suo viaggio in bici nella Foresta Nera tra Colmar e Friburgo. Splendida terra di confine tra Germania e Francia.

 

“Arriviamo a Strasburgo in mattinata; la Petite France ci accoglie con le sue viuzze brulicanti, con i locali tipici e le case a graticcio; è tutto molto bello e concordiamo sul fatto che la vacanza è iniziata nel migliore dei modi.

Nel pomeriggio saliamo sui bastioni: la vista è spettacolare; non ci decidiamo a lasciare la città, ma dobbiamo raggiungere il nostro albergo a Breisach.
Ad accoglierci il nostro anfitrione, un mangiafuoco gentile che con orgoglio ci mostra le camere, spiegandoci che l’albergo è stato ricavato in un antico convento di Cappuccini.
La Cattedrale di Breisach è meravigliosa, posta sulla rocca da cui si ammira il Reno con la sua valle.

© Bruno Aguriari, 2016

 

Il giorno dopo maciniamo chilometri tra una natura verdeggiante.
I campi fioriti sono uno spettacolo irresistibile, per ammirarli non presto attenzione alla strada, così sono protagonista di un capitombolo spettacolare per fortuna senza gravi conseguenze.
Tutta ammaccata torno a Breisach con Miriam, costeggiando il Reno.
Il tempo è molto variabile, approfittiamo delle giornate parzialmente soleggiate per pedalare tra i frutteti o lungo il Reno; i cigni sono uno spettacolo meraviglioso, ci sono anche i loro piccoli; vediamo una volpe e una lontra.

Purtroppo mercoledì piove, così programmiamo una visita a Baden Baden.
Virginia, la nostra esperta di metereologia, consiglia di riservare la visita di Colmar all’unica giornata pienamente soleggiata. Ottima scelta, il tempo è stupendo ed è bellissimo pedalare tra i campi di grano e orzo, nel bosco fitto e ombroso e tra paesini da cartolina.

Arrivati a Colmar camminiamo a naso in su; sembra di essere in una fiaba o nel paese dei balocchi.
Le insegne dei negozi sono opere d’arte, ci sono vasi giganti con composizioni floreali fantasiose; scopriamo che qui è nato l’autore della statua della libertà.
La cattedrale ci colpisce con la sua imponenza e proprio sul tetto spicca un nido di cicogne.
Non è facile lasciare questo fantastico paese dei balocchi che da solo vale tutta la vacanza, ma dobbiamo affrontare il rientro.

foto di repertorio

L’ultima città da visitare è Friburgo; il percorso in bicicletta è il più bello in assoluto.
La ciclabile è fiancheggiata da fattorie, ci sono cavalli stupendi; ci fermiamo per accarezzare i loro nasi vellutati, ma sono piuttosto diffidenti.
Friburgo ci colpisce per la sua aria internazionale; i ritmi sono frenetici; visitiamo il mercato coperto e acquistiamo prodotti tipici.
Davanti alla cattedrale si esibisce un coro che ci intrattiene e ci coinvolge, alla fine cantiamo tutti insieme.

L’ultima sera a Breisach gustiamo una cena superba; il cibo è ottimo e alla fine ci viene servito il dessert dell’arrivederci.

Il giorno della partenza il tempo è splendido, le acque del Reno riflettono l’azzurro intenso del cielo.
Siamo tristi, ma stiamo già programmando la prossima vacanza: tour dei castelli della Loira.”

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